Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 26 giugno 2025, un evento spettacolare ha catturato l’attenzione di centinaia di persone nel sud-est degli Stati Uniti. Intorno alle 18:24 ora italiana (12:24 locali), un bolide – una meteora estremamente luminosa – ha solcato i cieli azzurri della Georgia e della Carolina del Sud, rendendosi visibile persino in pieno giorno. Numerosi automobilisti hanno assistito increduli alla scena, e molte dashcam hanno registrato l’accaduto.
Secondo le prime analisi diffuse dalla NASA, si è trattato dell’ingresso in atmosfera di un meteoroide del diametro di circa un metro e mezzo e dal peso stimato superiore a una tonnellata. Il corpo celeste ha fatto il suo ingresso a un’altitudine di circa 77 chilometri, sopra la città di Oxford (Georgia), viaggiando a una velocità impressionante di 48.000 km/h. Durante la discesa, il meteoroide si è disintegrato violentemente a circa 43 chilometri di quota, generando un’esplosione che ha sprigionato un’energia equivalente a 20 tonnellate di TNT.
Il fenomeno non ha soltanto regalato uno spettacolo visivo: la forte onda d’urto prodotta dall’esplosione ha causato boati uditi a decine di chilometri di distanza, scuotendo abitazioni e generando un certo allarme tra la popolazione. Non si segnalano feriti, ma in alcuni casi, come nella cittadina di McDonough, è stato riferito che un frammento potrebbe aver perforato il tetto di una casa, danneggiando strutture interne. Le autorità stanno verificando se si tratti effettivamente di un frammento meteorico.
L’evento ha rapidamente fatto il giro del web grazie a oltre 200 segnalazioni inviate all’American Meteor Society da osservatori in Georgia, Carolina del Sud, North Carolina, Alabama e Tennessee. I testimoni parlano di una “palla di fuoco” nel cielo diurno, talmente luminosa da risultare visibile nonostante il sole.
Poche ore dopo l’evento, l’International Meteor Organization ha confermato che alcuni piccoli meteoriti sono stati recuperati nei dintorni di Blacksville, in Georgia, offrendo agli scienziati una preziosa opportunità per analizzare la composizione chimica del corpo celeste e tracciarne l’origine.
Anche i satelliti meteorologici della NOAA (come i GOES) hanno rilevato l’evento grazie ai sensori che normalmente monitorano i fulmini: questi dati saranno ora utilizzati per ricostruire con precisione la traiettoria del meteoroide e mappare l’area potenzialmente interessata da eventuali altri frammenti caduti.
I bolidi come questo rappresentano eventi relativamente rari, soprattutto quando sono visibili in pieno giorno. Oltre al loro valore scientifico, hanno la capacità di suscitare stupore e curiosità, riportandoci con i piedi per terra (o meglio, con lo sguardo al cielo) e ricordandoci quanto sia vivo e dinamico lo spazio che ci circonda.
Seguiranno aggiornamenti non appena verranno pubblicati i primi risultati delle analisi sui frammenti raccolti. Se sei curioso di conoscere l’origine di questo bolide o vuoi capire come si identificano i meteoriti, resta connesso: ne parleremo presto.