Ottobre è uno dei mesi più generosi per chi ama le meteore: il cielo autunnale porta con sé un fitto reticolo di radianti alti sull’orizzonte e una varietà di sciami che, pur con tassi orari spesso modesti, regalano eventi brillanti e scene molto fotogeniche. La lettura del cielo quest’anno è scandita da una Luna Piena il 7 ottobre, dall’Ultimo Quarto il 13, dalla Luna Nuova il 21 e dal Primo Quarto il 29 (con ritorno all’ora solare la notte tra il 25 e il 26). Tradotto in osservabilità: la prima settimana è fortemente penalizzata dal chiarore lunare; la seconda offre finestre utili soprattutto in serata; la terza decade, attorno alla Luna Nuova, è perfetta; a fine mese la mezzaluna crescente disturba le prime ore serali ma lascia comunque ampi spazi bui dopo le 23–24.
Regine di ottobre sono le Orionidi (ORI), con un ZHR tipico 15–25 e meteore veloci, spesso con scie persistenti. Il massimo cade intorno al 21–22 ottobre, quest’anno in coincidenza con la Luna Nuova: condizioni quasi ideali. Il radiante, in salita da tarda serata, è molto alto nelle ore che precedono l’alba; per chi punta all’ottimizzazione del conteggio, la fascia 02:00–05:00 locali è la più redditizia.
Subito dietro, per interesse osservativo, viene il complesso dei Tauridi. Le October Taurids (TRD) e le alpha-Taurids (ATI) non sfoggiano grandi numeri (ZHR dell’ordine di 3–8 complessivo), ma sono famose per la quota elevata di bolidi e per la lentezza delle scie, che le rende piacevolissime a occhio nudo e in fotografia. Il loro “massimo” è largo e diffuso tra metà e fine mese: con il buio profondo della terza decade 2025 ci sono ottime probabilità di intercettare meteore lente, giallastre e spesso molto luminose, specie dopo mezzanotte quando Toro sale deciso.
Tra gli sciami minori, le October xi-Perseids (OXP) meritano attenzione: ZHR ~3–5 ma radiante alto già da tarda serata; con cielo scuro dopo il 21/10 possono sorprendere con passaggi rapidi nell’area di Perseo, ben posizionata in autunno. Molto “pratiche” per chi osserva a inizio notte sono poi le October chi-Andromedids (OCH): anche qui tasso ~3–5, ma con Andromeda già in alto nelle ore serali l’osservazione è comoda e poco soggetta al disturbo luminoso quando la Luna è sottile o assente.
Circumpolari e quindi osservabili a lungo sono le October iota-Cassiopeiids (ICS), con ZHR ~2–5. Non sono uno sciame “da numeri”, ma il radiante molto alto nel nord offre scie ordinate, utili anche per chi sta facendo conteggi sistematici o test di fotocamere grandangolari. In prima serata, specie nella prima metà del mese quando il Cigno domina ancora l’ovest, vale la pena tenere d’occhio le October Cygnids (OCG): ZHR ~3–5 e meteore di velocità media, ideali come “riscaldamento” prima delle ore di picco per gli sciami notturni.
Con l’avanzare della notte entrano in gioco le epsilon-Geminids (EGE), tendenzialmente ~3–5 meteore/ora con Gemini in ascesa dopo mezzanotte: sono favorite nella quarta settimana, quando la Luna, pur crescente, tramonta non troppo tardi. Dalla zona dell’Ariete arrivano le Northern October delta-Arietids (NOA), con ZHR ~3–6: geometria comoda perché il radiante è già ben messo da metà notte e beneficia moltissimo del buio della terza decade. Più tardi, tra mezzanotte e l’alba, fanno capolino anche le Leonis Minorids (LMI): numeri piccoli (~2–5), meteore veloci e un radiante che funziona meglio nelle ore centrali della notte, quando il Leone Minore ha guadagnato altezza.
Nel bilancio complessivo, la strategia migliore per ottobre è semplice: evitare la settimana della Luna Piena (fino a circa l’11–12 ottobre), sfruttare le serate della seconda settimana quando l’Ultimo Quarto limita il disturbo soprattutto nella prima parte della notte, e poi puntare forte sulle notti tra 20 e 24 ottobre per le Orionidi e sull’intervallo 21–31 ottobre per i Tauridi e gli sciami minori a radiante alto. A fine mese, con il Primo Quarto del 29, conviene iniziare le sessioni un po’ più tardi: la Luna scende verso l’orizzonte entro mezzanotte lasciando la finestra migliore nella seconda parte della notte.
Un’ultima nota: le Draconidi di inizio mese sono celebri per gli exploit improvvisi, ma nel 2025 il loro massimo cade in piena Luna Piena e l’osservabilità risulta fortemente compromessa; per questo non rientrano nella selezione. Per il resto, cavalletti pronti, obiettivi grandangolari e sguardo fisso tra Oriente e il meridiano nelle ore dopo mezzanotte: ottobre, soprattutto con la Luna Nuova del 21, promette serate davvero proficue.
