Meteore veloci, colorate e luminose (mediamente r=2.7), spesso con scia persistente
(30%). Frequenza sostenuta per più giorni con fluttuazioni, sdoppiata nella zona centrale. Il radiante delle
eta Aquaridi, osservabile dalle 4h in poi, resta molto basso sull'orizzonte (circa +25° alle 5h). I
dati radio indicano un radiante probabilmente sdoppiato
con differenti velocità delle meteore. La
notte del 05/06 maggio di maggiore attività quest'anno sarà molto
favorevole all'osservazione,
sia perchè la Luna non porterà alcun disturbo e sia perchè
il maggior numero di queste meteore è atteso nelle ore notturne.
E' sicuramente la più importante corrente meteorica di maggio, attiva
fino a quasi fine mese. Legata ai residui lasciati migliaia di anni fa dalla cometa Halley, produce il maggior
numero di meteore intorno al 5/6/7 maggio. Dalle nostre latitudini l'osservazione risulta deludente, perchè
il radiante resta sempre parecchio basso sull'orizzonte e di conseguenza il numero delle meteore si rivela molto
contenuto.
Alle latitudini australi, dove il radiante invece raggiunge quasi lo zenit, le Eta Aquaridi si rivelano tra le
correnti più ricche di meteore, ai livelli delle Perseidi o Geminidi. Qui mediamente il loro numero resta
al di sopra delle 35 meteore/hr per alcuni giorni con un picco acuto di poche ore, spesso sdoppiato e confuso.
Proprio grazie alle osservazioni dall'emisfero sud è stata evidenziata l'esistenza di due grossi addensamenti
di particelle, sei anni prima e sette anni dopo il passaggio della Halley, che hanno fatto quasi triplicare la
frequenza usuale delle meteore.
Dalle nostre postazioni è possibile vedere le Eta AQR solamente in una fascia ristretta di tempo, da quando
il radiante sorge dall'orizzonte fino all'inizio del crepuscolo mattutino. Le regioni meridionali italiane godono
di oltre un'ora utile di osservazione, dato che il radiante all'inizio del crepuscolo supera i 20° di altezza,
mentre le regioni del centro Italia, e ancor peggio quelle settentrionali, restano proporzionalmente con peggiori
circostanze di visibilità del radiante. |