La cometa Tempel-Tuttle, che origina le Leonidi, è passata al perielio nel febbraio 1998 e farà
ritorno tra 27 anni.
Nel 2002 abbiamo assistito all'ultima apparizione spettacolare
con l'incontro degli addensamenti di materiale meteorico più periferici. Attualmente le Leonidi stanno ormai
tornando ad essere uno sciame secondario, con livelli di frequenza assai modesti.
Il 2004 a quanto pare ci riserva in ogni modo qualche possibilità di osservarle ancora.
Nella notte 08/09 novembre la Terra, secondo l'astronomo Jeremie Vaubaillon, incontrerà per poche
ore una parte delle particelle eiettate dalla cometa nel suo vecchio passaggio in vicinanza del Sole dell'anno
1001. Il maggior numero di meteore, forse assai luminose, dovrebbe mostrarsi verso le ore 00h30m (23h30 TU), proprio
quando il radiante comincerà ad essere osservabile sopra l'orizzonte da tutte le postazioni italiane.
A quanto pare si tratta della migliore chance offertaci dalle Leonidi 2004, sia per l'orario e sia perchè
la Terra va a centrare abbastanza bene la nube di particelle, assicurando un'attività meteorica certa. Verso
mezzanotte, quando si comincerà in Italia a vedere il radiante sopra l'orizzonte, l'incontro sarà
già in atto, ma il fenomeno dovrebbe durare ad ogni modo fino alle 2h-3h del martedì.
La Terra quest'anno passerà al nodo orbitale il 17 novembre a -0.0017 UA, giusto alle prime luci
del crepuscolo mattutino. Nelle ore precedenti probabilmente potremo vedere qualche Leonide, associata ai residui
cometari del precedente passaggio al perielio, quello dell'aprile 1965.
Il 19 novembre la Terra si incontrerà per breve tempo con due vecchi addensamenti di particelle,
lasciati dalla Tempel-Tuttle nei transiti del 1333 e del 1733. Previsioni dettagliate in merito sono state pubblicate
dai ricercatori Mikiya Sato e Jeremie Vaubaillon.
Per il primo incontro, il cui massimo avverrà alle 6h39m/6h42m UT, e quindi nelle ore diurne per l'Italia,
sono pronosticate poche meteore (ZHR 10 circa), dato che la Terra passerà a +0.0018 UA dall'orbita della
nube. Dalle postazioni italiane si potrà forse osservare qualcuna di queste Leonidi nelle ore che precedono
l'alba.
Per il secondo incontro, il cui massimo avverrà alle 21h26m/21h49m UT è pronosticato un numero maggiore
di meteore (ZHR 65 circa), dato che la Terra passerà a -0.002 UA dall'orbita della nube. L'orario non è
proprio favorevole per le postazioni italiane, poichè il radiante in quei momenti sarà ancora sotto
l'orizzonte. Augurandoci che la nube di particelle sia abbastanza estesa, solo dopo la mezzanotte sarà possibile
vedere forse qualche Leonide.
Il 20/21 novembre la Terra incontrerà invece una parte molto diffusa delle particelle eiettate dalla
cometa nel suo vecchio passaggio al perielio dell'anno 1135. Il maggior numero di meteore dovrebbe mostrarsi nella
seconda parte della notte, specie prima dell'alba, ma il numero delle meteore si prospetta esiguo, dato che il
materiale si è suddiviso nel tempo in molti filamenti a causa delle perturbazioni planetarie.
I dati osservativi visuali, le immagini fotografiche o i dati video raccolti potranno
essere inviati per le analisi alla UAI-Sezione Meteore [UAI-sm].
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