Le Perseidi sono visibili da metà luglio fino a dopo metà agosto,
ma mostrano il maggior numero di meteore dal 10 al 15 agosto, con un culmine verso il 12. Fino a fine luglio il
livello di attività si limita a 1-2 meteore/hr e solamente verso il 7 di agosto supera la decina. La Terra
nel suo percorso orbitale intercetta dapprima la parte più marginale e meno densa di questa corrente di
particelle, poi, quando viene a trovarsi ad attraversare le parti più dense dello sciame, impatta su un
gran numero di meteoroidi cosicchè la frequenza delle stelle cadenti aumenta sempre più.
Quest'anno sarà Luna Piena il 21 agosto e pertanto godremo di circostanze senza dubbio favorevoli per osservare
le Perseidi, sia nei giorni che precedono la massima attività (12/13 agosto) che in quelli che la seguono.
La mancanza del disturbo lunare permetterà di compiere anche soddisfacienti sorveglianze video fotografiche,
dato che le Perseidi sono particolarmente luminose e hanno un'alta percentuale di persistenza della scia.
Il massimo di attività vero e proprio è atteso nelle ore serali (circa alle 20h) del 12 agosto, ma
da noi sarà possibile cominciare a vedere qualche Perseide solamente dalle 21h-21h30m, quando il radiante
sorgerà dall'orizzonte a nord-est.
Le Perseidi possono essere osservate dal termine del crepuscolo serale, quando il radiante, cioè la zona
tra le costellazioni del Perseo e di Cassiopeia da cui le scie luminose sembrano irradiarsi, sarà sorto
di pochi gradi sopra l'orizzonte, fino alle prime luci dell'alba allorchè il radiante sarà alto in
cielo oltre i 65 gradi.
Se il radiante fosse sempre sopra le nostre teste e il cielo fosse completamente buio, in prossimità della
massima attività potremmo attenderci di vedere all'incirca 1-2 Perseidi al minuto, ma purtroppo questo numero
risulterà minore quanto più basso si troverà il radiante rispetto all'orizzonte.
Perseide apparsa sui cieli del mar Adriatico (al largo della costa della
Croazia) alle 20h14m UT dell'11agosto 2011. © Maurizio Eltri (Lido,VE)
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Per partecipare con un contributo visuale utile al lavoro osservativo si dovranno
produrre osservazioni di valore statistico e in qualche modo confrontabili scientificamente, si dovranno cioè
compiere osservazioni individuali e non in gruppo, lontano dai centri abitati e da qualsiasi fonte luminosa, seguendo
le istruzioni date dalla UAI-sm stessa e possibilmente utilizzando le schede per redigere il resoconto
osservativo di comuni stelle cadenti e nel caso il resoconto osservativo di bolidi particolarmente luminosi.
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