Le alfa Monocerontidi presentano brevissimi outburst circa ogni 10 anni e mostrano una qualche attività
specie nei due anni che li precedono e seguono. Nel 1995 è stato testimoniato visualmente da alcuni membri
della UAI-Sezione Meteore (Gorelli, Haver, Latini, Scarrà) uno spettacolare outburst
di 350 meteore/hr durato circa 30 minuti. Il radiante, osservabile dalle ore 23 in poi, culminerà verso
le ore 4 a circa 45° sull'orizzonte. La notte del 21/22 novembre di maggiore attività quest'anno
sarà in parte sfavorevole all'osservazione, in quanto la Luna sarà
presente nelle ore che precedono l'alba, proprio quando
il radiante sarà alla maggiore altezza.
EXPLOIT
DELLE ALFA MONOCERONTIDI 2019 ? La corrente meteorica
delle Alfa Monocerontidi non è una corrente annuale, mostra
una grossa attività all'incirca ogni dieci anni in poche
decine di minuti, accompagnata dall'apparire di poche meteore
soprattutto nei due anni precedenti e seguenti. Fu
osservata per la prima volta nel 1925 negli Stati Uniti
con un picco di 37 meteore osservate in 13 minuti. Nel 1935
è stata osservata dall'India con un picco di 100 meteore
in 20 minuti. E' stata poi assente, o quasi, per decenni.
Nel 1985 osservatori americani (USA) hanno riportato un
picco di 27 meteore in 4 minuti. Nel 1995 un notevole
display finalmente fu ben visto nei cieli europei e quindi
anche dal nostro paese. Gli astrofili Haver, Gorelli, Latini
e Scarrà della UAI-Sezione Meteore furono testimoni di uno
spettacolare outburst di circa 350 meteore di eZHR, che durò
solamente poco più di mezz'ora. Un significativo resoconto
di quell'osservazione, che val la pena di leggere, fu pubblicato
in https://meteore.uai.it/stomeo95/alphaMON.pdf Le
previsioni 2019 indicano che il prossimo 22 novembre tra
le 4h30m e le 5h30m UT potrebbe verificarsi nuovamente uno
spettacolare breve exploit, dato che la distanza dello sciame
dalla Terra raggiungerà le 0.00036 UA. Non essendo
conosciuto il corpo che è all'origine della corrente è difficile
fare delle previsioni accurate, gli esperti si sono dovuti
basare sui dati che hanno fornito le precedenti apparizioni. Qui
di seguito sono indicati quali potrebbero essere i momenti
della maggior frequenza secondo varie fonti: 04h50m UT (IMO,
AMS), 04h52m UT (Jenniskens, Lyytinen), 04h56m UT (Sato),
05h12m UT (Almanacco UAI). Circa il livello di attività
i pareri sono più o meno ottimistici: Lyytinen prevede un
eZHR di 200-300 meteore, mentre secondo Jenniskens il tasso
orario equivalente potrebbe arrivare anche a 600 meteore.
Ovviamente i precedenti dati osservativi fanno pensare
che questo eventuale nuovo display, se ci sarà, dovrebbe
durare tra i 15 e i 40 minuti. Purtroppo le condizioni
osservative per il nostro paese sono in buona parte sfavorevoli,
in quanto il picco si colloca nel crepuscolo mattutino già
iniziato, e per giunta a rincarare la dose sarà presente
la Luna a sud est a una quarantina di gradi d'altezza. Ad
ogni modo, data la rarità dell'evento, varrà la pena di
controllare ed eventualmente tentare di osservarle. E, dato
che sono particolarmente veloci (62 km/sec) e pertanto difficili
da osservare nel chiarore lunare e del crepuscolo, c'è da
sperare che, essendo formate da particelle abbastanza dense,
si mostrino con qualche bella meteora particolarmente brillante. |