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Meteore di maggio 2025

Il mese di maggio si preannuncia particolarmente interessante per gli appassionati di astronomia e meteore: diversi sciami meteorici saranno visibili nel cielo italiano, con picchi di attività ben distribuiti nel corso del mese. Osservare le meteore richiede condizioni di buio ottimali, ed è quindi fondamentale tenere conto delle fasi lunari. In questo mese, il primo quarto cadrà il 4 maggio, la luna piena il 12, l’ultimo quarto il 20 e la luna nuova il 27: una sequenza che rende la seconda metà del mese particolarmente favorevole all’osservazione celeste grazie alla progressiva diminuzione della luce lunare.

Tra tutti gli sciami attivi nel mese, le Eta Aquaridi rappresentano senza dubbio il fenomeno più spettacolare. Sono originate dai residui lasciati dalla famosa cometa 1P/Halley, la stessa che genera anche lo sciame delle Orionidi in ottobre. Quando la Terra attraversa il flusso di detriti lasciato lungo l’orbita della cometa, questi piccoli frammenti entrano nell’atmosfera terrestre ad altissima velocità, bruciando e creando le scie luminose che osserviamo come meteore. Lo sciame è attivo dal 19 aprile fino al 28 maggio, con un picco previsto per la notte tra il 5 e il 6 maggio. Durante questo periodo, sotto cieli scuri e condizioni ideali, si possono osservare fino a 50 meteore all’ora. Il radiante è localizzato nella costellazione dell’Acquario, che sorge a sud-est poco prima dell’alba. Pertanto, il momento migliore per l’osservazione è nelle ore che precedono il sorgere del Sole.

Dal punto di vista storico, le Eta Aquaridi sono conosciute da secoli e vennero documentate per la prima volta nel XIX secolo. La loro origine cometaria è stata confermata attraverso studi orbitali che hanno identificato chiaramente la cometa di Halley come il corpo progenitore. Questo rende le Eta Aquaridi particolarmente affascinanti: osservandole, stiamo in effetti ammirando i resti di una delle comete più famose della storia. Nel 2025, tuttavia, la Luna quasi piena rappresenterà un fattore limitante, soprattutto nelle ore centrali della notte. Per minimizzare l’impatto della luce lunare, si consiglia di osservare nelle ultime ore della notte, quando la Luna sarà più bassa sull’orizzonte o già tramontata.

Anche se meno intensi delle Eta Aquaridi, diversi altri sciami meteorici saranno visibili in maggio. Le eta Lyridi, con un picco attorno al 9 maggio, presentano meteore rapide e luminose che originano dalla costellazione della Lira: sebbene lo ZHR sia modesto, possono sorprendere con scie persistenti. Le May lambda-Draconidi, attive attorno all’11 maggio, provengono dalla costellazione del Dragone e sono note per le loro meteore veloci e relativamente deboli, visibili meglio nelle ore serali. Le May epsilon-Draconidi raggiungono il massimo il 24 maggio e beneficiano di cieli più scuri dopo la luna piena: il loro radiante alto in cielo le rende ideali per l’osservazione notturna. Le May upsilon-Cygnidi, attive intorno al 15 maggio, si osservano dalla costellazione del Cigno, mentre i 45-Draconidi e le nu-Ursae Majoridi offrono buone possibilità nella prima metà del mese, soprattutto nelle ore prima dell’alba. Le May kappa-Aquaridi, con picco il 17 maggio, sono associate a meteore brillanti e rapide provenienti dalla regione dell’Acquario. Le May delta-Libridi e le gamma-Aquilidi, attive l’8 maggio, completano il panorama del mese con radiante basso ma talvolta responsabili di bolidi inaspettati.

L’osservazione degli sciami meteorici richiede pazienza e preparazione. Il momento ideale è dalla mezzanotte fino all’alba, quando il radiante è più alto nel cielo. È importante scegliere un luogo lontano da fonti luminose artificiali e possibilmente in altura. Una sedia reclinabile o una coperta possono rendere l’attesa più comoda, mentre è essenziale permettere agli occhi di adattarsi al buio per almeno 15-20 minuti. Anche se le meteore non sono garantite ogni minuto, l’esperienza complessiva dell’osservazione celeste può risultare memorabile, specialmente se condivisa sotto un cielo stellato limpido.

Mario Sandri

Sono nato nel 1978 e abito a Novella (TN). Ho conseguito la laurea in Astrofisica e professionalmente parlando sono un docente al Liceo Russell di Cles. Dal 2000 attività di didattica e di divulgazione nel campo dell’astronomia. Sono fondatore di Astronomia Valli del Noce e di Phoenix APS, vice-coordinatore dell'Italian Amateur Radio Astronomy e uno dei tre referenti di CieloBuio per la provincia di Trento, inoltre, sono membro dell'Unione Astrofili Italiani, dell'Associazione Italiana di Fisica, di Astronomers Without Border, dell'International Meteor Organization, dell'European Association for Astronomical Education. Se volete conoscermi un po' meglio visitate il mio sito.

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